Torna in Italia un raro violoncello di Giuseppe Guarneri Filius Andreae


Grazie a Luigi Piovano torna in Italia un raro violoncello di Giuseppe Guarneri Filius Andreae

La casa d’aste Tarisio affida al violoncellista e direttore d’orchestra Luigi Piovano il prezioso violoncello Giuseppe Guarneri, filius Andreae, costruito a Cremona nel 1712.
La presentazione ufficiale dello strumento è prevista in occasione del concerto del Maestro Piovano in calendario nella stagione delle Serate Musicali

il 25 maggio al Conservatorio di Milano.

Milano, 14 maggio 2018

Dopo decenni trascorsi all’estero, torna in Italia un testimone dell’eccellenza raggiunta dalla liuteria cremonese del Settecento, un raro violoncello firmato Giuseppe Guarneri, figlio di Andrea Guarneri. Lo strumento affidato al violoncellista e direttore d’orchestra Luigi Piovano ha un’importanza storica notevole come documentano i fratelli Hill (esponenti della famiglia dei più importanti collezionisti inglesi) che lo citano nel loro studio The Violin Makers of the Guarneri Family (Londra, 1931), considerandolo un “esempio rappresentativo del lavoro del maestro”.

«Sono onorato di questo affidamento – dichiara il maestro Piovano – che per me rappresenta un sogno che si avvera. Da bambino, nella mia stanza, avevo un poster di un violoncello Guarneri e ogni volta che lo guardavo, sognavo, un giorno, di poterlo suonare. Ecco, quel giorno è arrivato ed è come se fosse rientrato in Italia un quadro di Caravaggio, qui, tra le mie mani… incredibile. Non smetterò mai di ringraziare Tarisio nelle persone dei suoi responsabili Jason Price e Carlos Tome, per questa opportunità».

I Guarneri, gli Stradivari, gli Amati sono le famiglie che hanno innalzato la scuola cremonese ai più alti livelli nella storia della liuteria.

I violoncelli di Giuseppe Guarneri, figlio di Andrea Guarneri, sono molto rari e assai ricercati dai musicisti per il loro suono incredibile e per la loro raffinata bellezza. Non è possibile definire con certezza quanti violoncelli abbia costruito, ma si stima che oggi siano solo una cinquantina gli esemplari originali in tutte le loro parti.

Il violoncello ora affidato al maestro Piovano, ha conservato le dimensioni originali, non è stato ridotto o ingrandito ed è originale in tutte le sue parti, così com’è originale la quasi totalità della vernice e l’etichetta.
Nella sua storia ha accompagnato solisti di grande talento in numerose registrazioni discografiche per le più prestigiose etichette internazionali, grazie alle peculiarità del suono.
«Lo strumento è mozzafiato – sottolinea Luigi Piovano – è “suono puro”, pura emozione, velluto, a volte malinconico. In poche parole, unico».