Il Quartetto Modigliani per le “Serate Musicali” in Conservatorio
Ottima musica da camera quella ascoltata in Conservatorio ai concerti organizzati da “Serate Musicali”, la storica organizzazione concertistica milanese.
Il Quartetto Modigliani, formazione francese fondata nel 2003, è formato dai violinisti Amaury Coeyataux e Loic Rio, dal violista Laurent Marfaing e dal violoncellista François Kieffer.
I protagonisti, nei due brani di Franz Schubert, hanno trovato nel secondo lavoro in programma, l’ Ottetto in fa maggiore per fiati ed archi op.166 D.803, altri quattro splendidi compagni: la clarinettista Sabine Meyer, il cornista Bruno Schneider, il fagottista Dag Jensen e il contrabbassista Knut Erik Sundquist.
Il Quartetto per archi in mi magg. n.11 D.353 ha introdotto la serata. L’ottima esecuzione è stata sostenuta con eccellente equilibrio dinamico ed omogenea miscela coloristica dai quattro strumentisti, che ricordiamo utilizzare strumenti italiani, come i violini settecenteschi di Giovanni Battista Guadagnini o la viola del Seicento di Luigi Mariani e il violoncello del 1706 di Matteo Goffriller.
Il Quartetto D.353 è del periodo centrale dell’attività schubertiana e trova ispirazione soprattutto nei classici quartetti d’archi di Joseph Haydn, riconoscibili nello stile soprattutto nel delizioso Rondó finale. Ancora più interessante il corposo Ottetto D.803 che ha concluso il concerto. I sei movimenti che compongono il tardo lavoro di Schubert, composto nel 1824, è un miracolo d’invenzione melodica dove tutti i protagonisti, sia gli archi che i fiati, si alternano in episodi melodici, scambiandosi le parti o accompagnando i compagni in un viaggio di raffinata sintesi discorsiva. La difficile resa estetica, dovuta al fatto di utilizzare strumenti molto differenti, soprattutto dal punto di vista delle volumetrie del suono – basti pensare alla possanza timbrica del corno francese- ha incontrato professionisti degli strumenti che hanno individuato il giusto equilibrio di emissioni sonore, tali da non prevaricare mai le sonorità più “deboli”.
Bravissimi tutti e molto efficace la parte solistica, spesso presente, sostenuta da Sabine Meyer, strumentista di spicco nel panorama musicale internazionale. Sagnaliamo il prossimo appuntamento di “Serate Musicali”, prevvisto per il 13 dicembre, che avrà come protagonista il celebre pianista russo Mikail Pletnev, per un programma interamente dedicato a Fryderik Chopin. Da non perdere!
30 novembre 2021 Cesare Guzzardella
Galleria di foto di Alberto Panzani