Recensione del concerto del 2/12/2024

Roberto Cappello tra “Oriente ed Occidente” per Serate Musicali in Conservatorio

Un titolo pienamente azzeccato quello scelto per il bellissimo concerto pianistico di ieri sera alle “Serate Musicali” del Conservatorio milanese. “Incantesimi e incanti, da Oriente a Occidente” ci ha portato in uno straordinario mondo di immagini, di racconti e di esperienze sonore che solo un “mago” del pianoforte quale Roberto Cappello poteva evocare. 

L’importanza del concerto ascoltato non era data solo dal fatto di avere un grande virtuoso italiano sul palcoscenico di Sala Verdi, o dalla scelta accurata dei brani proposti – Korsakov e Borodin per “l’Oriente”, Gershwin per “l’Occidente” – ma anche dal fatto che quei brani erano trascrizioni/arrangiamenti dello stesso Cappello. Quindi musica mai ascoltata, timbriche pianistiche che, soprattutto per i russi, hanno ricreato perfettamente quel clima coloristico tipico della grande orchestra.

Ci riferiamo a Sherazade di Rimskij-Korsakov (1844-1908), alle Danze polovesiane di Aleksandr Borodin (1833-1887) e alla Rapsody in Blue di George Gershwin (1898-1937), rivisitata potenziandola di splendide armonizzazioni. Cappello (1951), pianista salentino con una padronanza tecnica assoluta, ha approfondito ogni dettaglio coloristico nei due russi, ricostruendo con i tasti del pianoforte quel clima fantasioso ricco di temi e di sviluppi armonici che ben conoscevamo dalle esecuzioni di grandi orchestre.

La sua lunga esperienza d’interprete, consolidata con la vittoria nel prestigioso Concorso Internazionale pianistico “Ferruccio Busoni” di Bolzano del 1976,  ci ha ancora una volta rivelato che ci troviamo di fronte ad uno dei massimi interpreti della sua generazione, sia in Italia che a livello internazionale. L’impalcatura architettonica molto solida della lunga “suite” di Sherazade, giocata su dinamiche ricche di contrasti, che evidenziano con chiarezza le linee melodiche nei differenti piani sonori, potenziate da corpose armonizzazioni ricche di colori, ha reso la prima parte del concerto di alto livello estetico.

Ottima la sintesi discorsiva nelle Danze polovesiane di Borodin, quattro Danze riprese più volte e una coda dai colori esotici ed evocativi di esemplare bellezza. Notevole il contrasto con il modo di melodiare d’oltre oceano del grande Gershwin, reso magnificamente da Cappello nella celebre Rapsody in Blue, fantasioso brano reso ancora più celebre dal film della Disney, Fantasia 2000. Applausi calorosissimi dal pubblico intervenuto e due ottimi bis, con ancora una melodia di Gershwin, Embraceable You, ...a occidente.., rivisitata da Cappello, e un Rachmaninov doc, …ad oriente..con il Momento musicale op.16 n.6.

Davvero indimenticabile.

3 Dicembre 2024 Cesare Guzzardella

Corrierebit

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