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Recensione del concerto del 09 05 2022

Alexander Gadjiev alle Serate Musicali del Conservatorio

Il pianista goriziano Alexander Gadjiev è salito alla ribalta internazionale con la recente importante seconda posizione al prestigioso Concorso Internazionale Chopin di Varsavia del 2021.
Ieri sera, nel bel concerto organizzato da Serate Musicali in Conservatorio, ha dato saggio delle sue qualità d’interprete del grande polacco impaginando un programma romantico che dedicava a Chopin la prima parte del concerto.
La Polacca Fantasia in la bem.maggiore op.61 introduceva la serata ed evidenziava da subito la cifra stilistica del giovane interprete: le indubbie qualità tecniche e le timbriche sfumate ben evidenziate ben si addicevano all’Op.61 di Chopin, tra le polacche quella più visionaria e suggestiva. Le Tre Mazurche op.56 continuavano il concerto in un unicum espressivo in sintonia con il primo brano. La personalizzazione interpretativa di Gadjiev, certamente di ottima fattura, è lontana da quelle dei grandi interpreti storicizzati, quella dei Cortot, dei Rubinstein, di Lipatti o dei più vicini Pollini e Zimerman,- solo per citarne alcuni tra i massimi – e vuole cercare nuovi orizzonti, cosa non facile da apprezzare nell’immediato per chi ha orecchie abituate a riferimenti entrati nella storia interpretativa. Certamente Gadjiev ha espresso frangenti con ottimo stile e valida creatività musicale.
Anche nella celebre Sonata n.2 in si bem.minore op.35, Gadjiev ha articolato momenti particolarmente rilevanti pur non facendo emergere, al primo ascolto, una chiara unità interpretativà. Dopo il breve intervallo, un altro grande romantico come Schumann e la sua Fantasia in do maggiore op.17 ha trovato una complessiva notevole resa espressiva. Dalle prime efficaci note del celebre lavoro è continuata un’esternazione di ottimo livello.
Molto applaudito dal pubblico intervenuto in Sala Verdi, con molti giovani presenti, Gadjiev ha concesso poi tre bis certamente di qualità: il Preludio in do diesis minore op.45 di Chopin, un eccellente Debussy con lo Studio n.11 per arpeggi e l’ottimo Studio op.10 n.8 in Fa maggiore ancora del polacco. Fragorosi e meritati applausi. Un pianista da riascoltare con attenzione.

10 maggio 2022 Cesare Guzzardella

Galleria di foto di Alberto Panzani

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