Il Quartetto Magna Grecia alle Serate Musicali
Nell’ambito della. rassegna Giovani interpreti, le Serate Musicali hanno ospitato presso il Conservatorio la formazione d’archi Quartetto Magna Grecia.

L’ensemble calabrese è composto da Manuel Arlia (primo violino), Teresa Giordano (secondo violino), Giuliana Cammariere (viola) e Francesco Valenzisi (violoncello).
Con un ampio repertorio che spazia dal classico al contemporaneo, ieri sera, in Sala Puccini, la formazione cameristica ha proposto tre brani di grande rilievo, accomunati da una scrittura moderna ma sempre radicata nel mondo tonale. Il concerto si è aperto con il Quartetto per archi n. 12 in fa maggiore, op. 96 “Americano” di Antonín Dvořák (1841-1904), composto durante il periodo statunitense del celebre compositore ceco. Insieme alla celeberrima Sinfonia n. 9 “Dal Nuovo Mondo”, quest’opera riflette il fascino per il folklore americano e boemo. Particolarmente suggestivo il Lento, secondo movimento, che evoca canti dal sapore Spirituals con una intensa espressività melodica.

A seguire, il Quartetto ha eseguito Crisantemi. Elegia per quartetto d’archi di Giacomo Puccini (1858-1924), un Andante mesto di intensa profondità espressiva. Composto nel 1890, questo brano carico di struggente malinconia precede di tre anni la scrittura del quartetto di Dvořák. La serata si è conclusa con il Quartetto per archi n. 8 in do minore, op. 110 di Dmitrij Šostakovič (1906-1975), presentato dal Maestro Emilio Aversano. Composto nel 1960 dopo una visita a Dresda – città devastata dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale – questo suggestivo brano si distingue per la sua forza espressiva e per la sua pregnante drammaticità. Nell’interpretazione intensa del Quartetto Magna Grecia, l’opera ha rivelato tutta la sua potenza emotiva, avvicinandosi per impatto alla celebre Settima Sinfonia “Leningrado” dello stesso Šostakovič. I quattro musicisti hanno dimostrato una notevole coesione strumentale e una sensibilità interpretativa di alto livello, offrendo al pubblico una serata di grande qualità artistica.
Applausi particolarmente intensi e come bis una profonda Cavatina dal Quartetto n.13 in si bem. Maggiore op.130 di L.v. Beethoven.
25 Marzo 2025 Cesare Guzzardella