Jeffrey Swann e il diario indiano di Busoni

Dalla 18a Rassegna Musicale: Miglia da percorrere di Spazio Teatro 89 e Coop Lombardia

“In Cooperativa per Amare la Musica – Concerti Fior Fiore Coop”

in collaborazione con Serate Musicali

Musiche, Viaggi, Volti, Maschere

ecco l’esibizione di Jeffrey Swann con il “Diario indiano” di Ferruccio Busoni (1866-1924) tratta dal concerto di Domenica 21 ottobre 2018 “Album, stampe, diari (e diavoli)”.

“Il Diario indiano, scritto nel 1915 come resoconto musicale delle tournée americane del sommo concertista, è l’omaggio di Ferruccio Busoni ai canti e ai ritmi dei nativi americani, con un riutilizzo parziale del materiale già elaborato per la Fantasia Indiana per pianoforte e orchestra. Le scale e i ritmi dei nativi d’America sono per Busoni punto di partenza per la creazione di un linguaggio in cui gli elementi di esotismo non sono mai utilizzati per effetti superficialmente edonistici di mero folklore, bensì quale materiale primario per esplorare nuove potenzialità espressive attraverso l’allargamento del sistema tonale, al pari di quanto sviluppavano negli stessi anni i coevi compositori europei, in particolare Bartok e Janacek.”

Jeffrey Swann

Nato nel 1951 a Williams, in Arizona, Jeffrey Swann ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di quattro anni ed è stato allievo di Alexander Uninsky alla Southern Methodist University di Dallas. Ha conseguito il Bachelor, il Master e il Doctor of Music presso la Juilliard School, sotto la guida di Beveridge Webster e Adele Marcus. La sua carriera si è affermata con successo non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa: più volte ospite del Festival di Berlino e della serie “Grands Interprètes/Quatre étoiles” di Parigi, Swann ha suonato in tutte le principali città europee. Si esibisce spesso anche in America Latina e in Asia. Il suo vasto repertorio comprende più di 60 concerti e opere solistiche, che vanno da Bach a Boulez e dall’integrale delle Sonate di Beethoven alle trascrizioni del tardo Ottocento.

Swann è, inoltre, un appassionato di letteratura e di arti visive (alla ricerca costante di nuove strade per dare ai suoi programmi un più profondo significato culturale) e un apprezzato compositore: ha infatti studiato composizione con Darius Milhaud all’Aspen Music Festival, dove ha vinto il primo premio. Particolarmente interessato alla musica contemporanea, ha eseguito in prima mondiale la Seconda Sonata per pianoforte di Charles Wuorinen al Kennedy Center di Washington e ha registrato per la Music & Arts varie composizioni contemporanee, tra le quali la Sonata n. 3 di Boulez. Ha creato il Concerto per pianoforte e orchestra di Marco di Bari alla RAI di Torino. Swann ha registrato per Ars Polona, Deutsche-Grammophon, RCA-Italia, Replica, Fonit-Cetra, Music & Arts, Arkadia e Agorá. Il suo cd “The Virtuoso Liszt” (per Music & Arts) ha vinto il Gran Premio della Liszt Society e il primo volume dell’integrale delle Sonate di Beethoven (per Arkadia/Agorá) è stato giudicato uno dei migliori dell’anno dal giornale Fanfare.