con il patrocinio di Martha Argerich, Cristina Muti e Fedele Confalonieri
Programma
C. Debussy
Petite Suite
G. Faurè
Dolly
E. Satie
Trois morceaux en forme de poire
M. Ravel
Ma Mère l’Oye
Esiste una “musica per l’infanzia” separata e distinta dalla musica tout-court? E se sì, cosa la caratterizza? Forse, generalizzando un po’ si potrebbe dire che di solito le opere indicate in modo più o meno esplicito dagli autori come “per la gioventù” hanno in comune una limitata difficoltà tecnica e una certa semplificazione nelle strutture formali, ma queste caratteristiche, legate evidentemente alla volontà di andare incontro a mani e menti ancora in formazione, non comportano il più delle volte analoghe limitazioni degli aspetti espressivi; anzi, di fronte a capolavori come Ma Mère l’Oye di Ravel, verrebbe da dire che per un compositore immedesimarsi con lo sguardo ed il cuore di un bambino sia stimolo per trovare una sintesi tra profondità di pensiero, vividezza di emozioni e semplicità di linguaggio; o, come nel caso della Suite Dolly di Faurè, per concedersi la scorrevole piacevolezza di ispirazioni leggere e sorridenti. Vi sono poi musiche scritte non per l’infanzia, ma in cui comunque evidente appare il cuore monello e giocondo del compositore, ed è questo il caso dei bizzarri Pezzi in forma di pera di Eric Satie. E in fondo anche l’elegante, raffinatissima Petite Suite di Debussy può essere considerata espressione, nei suoi ammiccamenti ora divertiti, ora sentimentali a diverse fonti poetiche e musicali, di un animo da Puer aeternus, ambiguo e inafferrabile. Un programma insomma per grandi/piccini e per piccini/grandi, per chi all’anagrafe risulta nell’età della crescita e per chi un po’ Peter Pan lo rimarrà per sempre, affidato a due interpreti straordinari per bravura e sensibilità, Davide Cabassi e Tatiana Larionova, che per una volta lasceranno le sfide titaniche del repertorio a loro consueto per donarci l’intimismo delicato e la cordialità salottiera di queste pagine.