con il patrocinio di Martha Argerich, Cristina Muti e Fedele Confalonieri
Programma
Garbo, Espressione, Magia
I Quartetti per flauto e archi di Mozart
W. A. MOZART
Quartetto n.1 in Re maggiore K 285
Allegro – Adagio – Rondò
Quartetto n.2 in Sol maggiore K 285a
Andante – Minuetto
Quartetto n.3 in Do maggiore K 285b
Andante – Andantino – Adagio – Allegro
Quartetto n.4 in La maggiore K 298
Andantino (Tema con Variazioni) – Minuetto – Rondò: Allegretto grazioso
Stando a quanto diceva egli stesso (“mi sento del tutto impotente quando sono obbligato a scrivere per uno strumento che non sopporto”) parrebbe proprio che Mozart non avesse grande considerazione per il flauto.
Eppure, a riprova che Wolfy sapeva trasformare in bellezza anche le sue idiosincrasie, nel suo ultimo capolavoro teatrale è proprio la magia del flauto a esprimere la purezza interiore anelata, perseguita e infine raggiunta da Tamino e Pamina al termine del loro percorso iniziatico; e, ben prima del Flauto magico, al flauto Mozart aveva già dedicato quattro deliziosi Quartetti, musica di inesauribile, fresca scorrevolezza scritta “con molto garbo ed espressione”, come annotò con scherzoso autocompiacimento nella partitura del Quartetto K298.
E sicuramente il benevolo incantesimo e le irresistibili seduzioni del genio mozartiano si rinnoveranno per noi questa sera grazie alla maestria dei Solisti di Milano Classica