con il patrocinio di Martha Argerich, Cristina Muti e Fedele Confalonieri
«I GRANDI INTERPRETI»
FRANZ SCHUBERT (1797 – 1828)
Quattro Improvvisi per pianoforte D.899
Allegro molto moderato (do minore)
Allegro (mi bemolle maggiore)
Andante mosso (sol bemolle maggiore)
Allegretto (la bemolle maggiore)
Minuetto in do diesis minore D.600
SERGEI RACHMANINOV (1873 – 1943)
Sonata per pianoforte n.1 in re minore op.28
Allegro moderato; Lento; Allegro molto
Pianista russo-lituano nato a Mosca nel 1990, Geniušas ha completato gli studi presso lo Chopin Music College di Mosca. Negli anni successivi ha raggiunto importanti riconoscimenti nel panorama dei più prestigiosi concorsi internazionali, tra cui le due memorabili medaglie d’argento: nel 2015 al Concorso Ciaikovsky di Mosca e nel 2010 al Concorso Fryderyk Chopin di Varsavia. Collabora con le più grandi Orchestre tra cui Radio France Philharmonic Orchestra, Orchestra National de Lyon, NHK Symphony Orchestra, City of Birmingham Symphony Orchestra, Stavanger Symphony, St Petersburg Philharmonic, Kremerata Baltica, Russian National Orchestra, Orchestra del Teatro Mariinsky, Toronto Symphony, Warsaw Philharmonic, sotto la direzione di Gergiev, Pletnev, Slatkin, Dutoit, Boreyko, Sokhiev,etc…
Nella stagione 2020/2021 ha suonato alla Philharmonie de Paris con Esa-Pekka Salonen e all’Orchestre de Paris, anche se i successivi inviti a unirsi all’orchestra in tournée a Macao e in Giappone, così come gli impegni con la Philadelphia Orchestra, la Stavanger Symphony Orchestra e Andris Poga, la National Taiwan Symphony Orchestra e John Nelsons e l’Orchestre national des pays de la Loire e Jonathan Heyward sono stati annullati a causa della pandemia. Nella stagione 2021/22 ha suonato con Scottish Chamber Orchestra e Maxim Emelyanchev e con Aalborg Symphony Orchestra e Andris Poga. Il suo repertorio spazia dai Concerti per pianoforte di Beethoven al Ludus Tonalis di Hindemith e John Adams e rivela una particolare predilezione per Ciaikovski, Rachmaninov e Prokofiev. Geniušas si dedica inoltre con grande passione alla scoperta di opere contemporanee o raramente eseguite.
Queste scelte musicali si riflettono nella sua discografia. Il suo primo disco contenente le Sonate di Prokofiev è stato premiato con Choc Classica e Diapason “Recital CD of the year” nel 2019; il secondo è dedicato a Chopin e il suo più recente – Chants populaires – è dedicato a Desyatnikov, Bartok e Ciaikovski Dal 2015 Geniušas è coinvolto nel progetto filantropico Looking at the Stars a Toronto, che organizza concerti di musica classica per istituzioni come prigioni e ospedali, dove il pubblico potrebbe non avere l’opportunità di ascoltare musica dal vivo nei suoi luoghi di espressione tradizionali.
Quattro Improvvisi per pianoforte D.899
Gli Improvvisi sono schizzi pianistici che vivono dell’unica ricchezza determinata dalle idee musicali e dalle risorse armoniche espresse con inesauribile varietà di modulazioni dello strumento a tastiera. Un esempio dello Schubert musicista lirico più degli altri, del poeta del pianoforte, si rivela negli Improvvisi D.899 (1827), così affascinanti nella loro straordinaria fantasia creatrice. Il primo, in do minore, ha un andamento discorsivo, molto raccolto e intimo, con l’insistenza sempre sullo stesso tema, ampliato e sviluppato con delicatezza di armonie.
Il secondo Improvviso, in mi bemolle maggiore, può essere classificato come uno studio per la regolarità e la quadratura del ritmo, con la martellante sezione centrale «all’Ongarese». Il terzo, in sol bemolle maggiore, emana un penetrante e struggente profumo romantico, tipico dello Schubert liederista e anticipatore delle cullanti melodie della «Romanza senza parole» mendelssohniana. La breve raccolta si conclude degnamente con l’Improvviso in la bemolle maggiore, dove, al di là di un pianismo vivace e scorrevole, si nasconde un sentimento di delicata e pensosa elegia, appena sfiorata dalla visione della morte imminente.
Minuetto in do diesis minore D.600
Questo affascinante e misterioso Minuetto molto probabilmente è stato pensato dall’autore come movimento della Sonata D.613 rimasta incompiuta.
Sonata per pianoforte n.1 in re minore op.28
La Sonata n.1 in re minore rivaleggia con la Sonata di Liszt per le difficoltà tecniche e anche per questo è di rara esecuzione. Composta durante un soggiorno a Dresda nel 1906 e poi rielaborata in varie occasioni, la Sonata fu eseguita la prima volta a Mosca il 17 ottobre 1908 da Costantin Igumnov.
Scrive Rachmaninov: «Questo lavoro è naturalmente selvaggio e come infinito. L’idea base è costituita da due caratteri contrapposti che si richiamano a un soggetto letterario, il Faust. Naturalmente non ho scritto una musica a programma nel vero senso della parola, anche se si comprenderà meglio il senso della Sonata se si terrà presente tale soggetto.
Nessuno si azzarderà mai a eseguire tale lavoro perché è troppo difficile, lungo e discontinuo sul piano musicale. Sono stato tentato di trarne una Sinfonia, ma questo proposito si è rivelato impossibile poiché il motivo è tipicamente pianistico»