Martedì 24 settembre 2019 ore 20:00
Teatro Dal Verme
Via San Giovanni sul Muro 2 – 20121 Milano
ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO CARLO FELICE DI GENOVA
Direttore MUHAI TANG
GIUSEPPE TALAMO (Tenore) – Marco Polo
CHUAN YUN (Soprano) – Xiaotong Cao
WEN TIANXIANG (Baritono) – Yunpeng Wang
LIU NIANG (Mezzo-soprano) – Ying Liu
FENGRUN SONG (Basso) – Kublai Khan
SHUAI XU (Baritono) – Jingim/Arghun
Maestro del Coro: FRANCESCO ALIBERTI
ATTENZIONE: Gli abbonati alla stagione 2018/19 di Serate Musicali possono accedere allo spettacolo come recupero del concerto cancellato il 17 giugno scorso.
MARCO POLO
Al Teatro Dal Verme di Milano la versione concertistica dell’opera originale commissionata dal Governo Cinese e dal China Arts & Entertainment Group per la Guangzhou Opera House
L’opera si propone di celebrare la continuità culturale creata dall’antica Via della seta attraverso un libretto interamente in lingua cinese
Uno spettacolo prodotto nel 50° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina
Martedì 24 settembre, Teatro Dal Verme, h 20
Biglietti: www.dalverme.org
Milano, xx settembre 2019 – We Opera Studio presenta l’opera lirica Marco Polo domenica 22 e martedì 24 settembre al Teatro dal Verme di Milano in una nuova versione concertistica. Commissionata dal Governo Cinese e dal China Arts & Entertainment Group per la Guangzhou Opera House insieme a We Opera Studio Holding Limited, Marco Polo sarà la prima opera cinese ad entrare nella stagione del teatro italiano nel prestigioso teatro meneghino con l’orchestra e il coro del teatro Carlo Felice di Genova e la conduzione del Maestro Muhai Tang.
“700 anni fa, il famoso viaggiatore italiano Marco Polo arrivò in Cina percorrendo la Via della seta, svelando i misteri del nostro antico paese al mondo occidentale e aprendo così una nuova pagina nella storia della civiltà umana – dichiara Li Jinsheng, presidente di China Arts and Entertainment Group – 700 anni dopo, porteremo la storia di questo ambasciatore culturale Marco Polo sul palcoscenico per suggellare l’antica amicizia tra Cina e Italia e di fronte a un pubblico internazionale.”
Marco Polo è un progetto voluto, tra le altre realtà, dalla China Arts and Entertainment Group, organizzazione professionale con lo scopo di promuovere gli scambi culturali tra la Cina e il resto del mondo e valorizzare la splendida storia degli scambi culturali tra i due paesi. È uno spettacolo prodotto sull’onda dell’associazione Silk Road International League of Theatres nell’ottobre del 2016 da parte della lega artistica cinese e di CPAA Theatres sotto la guida dell’ex Ministero della Cultura, attraverso cui hanno lanciato il progetto per la produzione propria dell’opera lirica che è divenuta prima opera originale della China Arts.
L’opera è incentrata sul ritorno di Marco Polo dalla Cina, che rientrò in patria ripercorrendo la celebre Via della seta. La Cina e l’Italia, e l’opera si propone di celebrare la continuità culturale creata dal viaggio tra Cina e Italia, le due estremità dell’antica via della seta. Nata nelle dinastie Shang e Zhou, la via della seta marittima è la più antica rotta marittima conosciuta, che ha come la base di partenza proprio Guangzhou. È una rotta storica che è un simbolo unico di multiculturalismo e transnazionalità, ospitando il passaggio di migliaia di navi mercantili da tutto il mondo presso i porti cinesi. Tale fusione di culture, arti, usi e costumi venne descritta da pionieri dell’esplorazione come Marco Polo, generando fascino e curiosità nel confronto tra il mondo occidentale e la civiltà orientale e dando un forte impulso al progresso e allo sviluppo che caratterizzarono l’Età delle scoperte a partire dal XV secolo.
Composta da migliaia di spartiti scritti a mano, il Marco Polo è un’opera in tre atti cantata in lingua cinese. Il risultato è un poema epico che pronuncia a gran voce i valori rappresentati dalla Via della seta, un elogio alla pace e serenità che deriva dal confronto culturale e dall’arricchimento umano. I racconti dei viaggi di Marco Polo del XIII secolo sono qui intrecciati in una trama originale del librettista Wei Jin, il quale ha esplorato appositamente i siti storici nel Sud e Sudest della Cina relativi al viaggio di Marco Polo in Hangzhou, Zhejiang Province, Fuzhou e Quanzhou nella provincia di Fujian. Nell’adattamento di Wei Jin, Marco Polo viaggia verso Est attraversando la Via della seta antica assieme al padre e allo zio, innamorandosi di una donna cinese e prendendo parte agli intrighi tra la dinastia Song e il regno di Mongolia.
“Marco Polo è un soggetto molto familiare per il pubblico cinese. Nonostante le controversie circa l’autenticità dell’esploratore e delle sue vicende, è un tema che ha sempre lasciato molto spazio all’immaginazione – dichiara Wei Jin.”
È all’insegna dell’internazionalità anche il team creativo che ha lavorato alla realizzazione dell’opera. Il cast è composto da artisti provenienti da tutto il mondo, con diversi background culturali, promuovendo cooperazione tra Oriente e Occidente e integrazione tra culture diverse. In primo luogo il presidente dell’Associazione tedesca dei compositori, Enjott Schneider; Wei Jin, uno dei più influenti poeta cinese contemporanea; il direttore d’orchestra di fama internazionale Tang Muhai. “Marco Polo è un’opera commissionata dal governo Cinese, scritta e interpretata interamente in lingua cinese sulla base di una storia orientale – dichiara il direttore d’orchestra Kasper Holten – ma allo stesso tempo è un’opera occidentale perché scritta da un compositore tedesco secondo la tradizione compositiva europea. È un vero e proprio incontro di culture. Questa è la bellezza dell’opera, dove le culture possono incontrarsi attraverso la musica e superare le differenze attraverso un linguaggio che tutti possiamo comprendere.”
Nel maggio 2018, “Marco Polo” ha eseguito i primi spettacoli al Guangzhou Opera House e al Beijing Tianqiao Performing Arts Center, raccogliendo successi e grande attenzione da tutto il mondo. Il Financial Times britannico ha assegnato a Marco Polo una valutazione a quattro stelle e Musical America, la più antica rivista di musica classica degli Stati Uniti, gli ha dedicato la copertina.
Lo spettacolo si inserisce nella cornice di rinnovata cooperazione e vicinanza tra Italia e Cina, nel 50 ° anniversario delle relazioni diplomatiche tra i due paesi. Come ha affermato il presidente italiano Mattarella nei suoi colloqui con il presidente Xi Jinping, una nuova Via della seta, denominata “The Belt and Road”, permette un interscambio non solo di beni e di merci ma anche di creatività, di talenti artistici e di conoscenza.