Accanto al fuoco con Ciaikovski e Virsaladze

La pianista ELISSO VIRSALADZE e la sua bellissima versione del brano “Gennaio: Accanto al fuoco” tratto da Le Stagioni op.37 b di P.I. CIAIKOVSKI, eseguita il  10 Febbraio 2020 tenutosi presso il Conservatorio di Milano all’interno della nostra stagione di concerti 2019-2020.

PIOTR ILIC CIAIKOVSKI – Le Stagioni op. 37

Nel passato i giornali e le riviste fornivano maggiori servizi sul piano culturale, basti pensare alla nascita delle Stagioni di Ciaikovski! Nikolaj Bernard, caporedattore di un mensile dal nome squisitamente letterario, «Nuvellist», diede incarico al compositore di scrivere 12 pezzi per pianoforte, con l’impegno di diffonderli in edicola a ogni numero della pubblicazione.

Fu così che i lettori di San Pietroburgo, acquistando una copia della rivista fra il gennaio e il dicembre del 1876, potevano trovarsi fra le mani uno spartito e alla fine dell’anno far rilegare il tutto, ottenendo un curioso esempio di almanacco musicale o di calendario per tastiera, secondo i gusti della musica da salotto.

La leggenda, secondo la quale Ciaikovski avrebbe dato poca importanza al tipo di commissione, dando addirittura incarico al proprio domestico (l’amato Alexis Sofronov) di ricordargli puntualmente l’incombenza, sembra assolutamente destituita di ogni fondamento. Lo testimonia il fatto che gli ultimi sette numeri furono composti simultaneamente, nel maggio di quell’anno, prima della partenza per un viaggio all’estero.

Logico che con un titolo del genere, su ogni pezzo incombesse una moltitudine di riferimenti bozzettistici, legati al periodo dell’anno, al tipo di festività e ai vari, ciclici, accadimenti stagionali: lo scoppiettare della legna sul fuoco (Gennaio), l’atmosfera festosa del Carnevale (Febbraio), il verso melodioso delle allodole (Aprile), la piena luminosità delle notti bianche d’estate (Maggio), via via fino al risuonare dei corni da caccia (Settembre) e alle sfumature ingiallite dei giardini autunnali (Ottobre). Ciascuno di questi brani, con un trattamento squisito dei parametri armonici e un profilo unico della melodia, recava in testa una breve citazione letteraria tratta da scrittori russi più o meno noti (Pushkin, Vjazemskij, Majkov, Nekrasov), oltre a uno specifico riferimento-guida. Un simile accostamento retorico si verifica anche nei pezzi estratti questa sera dalla raccolta. Gennaio, Accanto al fuoco, in la maggiore, è un idillio schumanniano, un benessere lirico e pacifico – ravvivato nel mezzo da ghirlande di arpeggi, come dei guizzi di fiamme. Febbraio, CarnevaleAllegro giusto in re maggiore – scena di massa popolare, sonora, esuberante, piena di vita. Marzo, Canto d’allodola – Andantino espressivo in sol minore –  il più breve dei dodici pezzi, la melodia è ornata, la stilizzazione volutamente ingenua. Aprile, Bucaneve – Allegretto con moto e un poco rubato in si bemolle maggiore – di un lirismo ingenuo; dialogo melodico tra la parte superiore e il mezzo su figure di accordi, con alcuni ornamenti dai tratti importanti. Maggio, Le notti bianche – Andantino in sol maggiore -oppone una parte A serena e maestosa, con una melodia sostenuta da accordi arpeggiati, a una parte B febbrilmente agitata. Giugno, Barcarola- Andante cantabile in sol minore, è il più noto brano della raccolta, un capolavoro che fece il giro del mondo, testimonianza d’un impagabile genio melodico e di una mai smentita melanconia; Più che Barcarola è Elegia, con effetti di eco e di controcanto soprattutto nella ripresa. Luglio, Canzone dei falciatori – Allegro moderato con moto in mi bemolle maggiore; Agosto, La messe, Allegro vivace in si minore: questi due brani costituiscono un dittico, il primo sano e positivo, è un quadretto di vita e un ritratto psicologico; il secondo rievoca piuttosto il riposo dei falciatori nel caldo del mezzogiorno.

Elisso Virsaladze è cresciuta in una famiglia di Tblisi, Georgia, che per generazioni ha partecipato attivamente alla vita culturale e artistica del Paese. Ha iniziato lo studio del pianoforte con la nonna, la prof.ssa Anastasia Virsaladze; quindi, dopo gli studi nel locale Conservatorio, lasciava la città natale e si trasferiva a Mosca. A vent’anni conquistava il terzo premio nel celebre Concorso Tchaikovsky.

A Mosca proseguiva quindi gli studi sotto la guida di Heinrich Neuhaus e Yakov Zak. Questi insegnanti di grandissimo talento, oltre ad influire profondamente sullo sviluppo artistico di Elisso, la immergevano nella rinomata tradizione pedagogica della scuola pianistica russa. Non sorprende, pertanto, che Elisso sia oggi considerata un’insegnante straordinaria e che i suoi studenti abbiano ottenuto riconoscimenti tra i più importanti nei concorsi internazionali. Elisso Virsaladze insegna regolarmente al Conservatorio di Mosca e alla Munich Musikhochschule, ed ha partecipato come membro della giuria a pressoché tutti i più importanti concorsi internazionali: Santander, Geza Anda di Zurigo e Rubinstein di Tel Aviv, e sicuramente il Tchaikovsky e il Richter.

Elisso Virsaladze coltiva con cura la sua grande passione per i compositori del tardo diciottesimo e del diciannovesimo secolo. Le sue interpretazioni storiche e più esemplari, lontane da ogni esibizionismo tastieristico e dedite integralmente alla poesia del canto e del colore, riguardano soprattutto autori come Mozart, Beethoven, Chopin, Liszt e soprattutto Schumann. A ventiquattro anni, vinceva il primo premio al Concorso Schumann di Zwickau, facendola immediatamente annoverare dalla stampa internazionale tra i più grandi interpreti schumanniani contemporanei. Lo stesso Sviatoslav Richter dirà di lei: “…il suo Schumann non ha eguali”. Ma del resto, la pianista annovera un vasto repertorio, che si estende fino a comprendere i compositori russi moderni e contemporanei. L’Unione Sovietica le ha attribuito le massime onorificenze artistiche.

Elisso Virsaladze si esibisce regolarmente in sale importanti e in centri musicali come Londra, Milano, Roma, Parigi, Lisbona, Berlino e Barcellona; tiene tuttora numerosi concerti in duo con la violoncellista Natalia Gutman in città come Vienna, Berlino, Bruxelles, Madrid, Monaco, Milano, Ginevra e Losanna, solo per citare le principali città europee. In ambito cameristico e con orchestre quali la Petersburg Philharmonic e la Royal Philharmonia London ha effettuato ampie tournée nel Nord America, in Giappone e in Europa. Elisso Virsaladze appare inoltre regolarmente con prestigiose orchestre in Francia, Germania, Italia, Spagna, Svizzera, Stati Uniti e in altri Paesi.

Collabora regolarmente con direttori d’orchestra tra i più prestigiosi, quali Rudolf Barshai, Kyrill Kondrashin, Riccardo Muti, Kurt Sanderling, Wolfgang Sawallisch, Evgeny Svetlanov, Yury Temirkanov o Antoni Wit – per nominarne solo alcuni.

La stagione 2017/2018 è composta come sempre da recital come solista, concerti con l’orchestra, musica da camera – in Germania, Georgia, Italia, Giappone, Portogallo, Russia, Spagna, Asia e Sud America – masterclasses (es. Fiesole, Salisburgo, Tokyo) e sarà membro della giuria nei concorsi di Rio de Janeiro, Thessaloniki, Tel Aviv e Bratislava.

L’etichetta discografica Live Classics ha dimostrato un ampio interesse riguardo alla personalità musicale di Elisso Virdsaladze.

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