Dal nostro canale You Tube: Pascalucci e North Czech Symphonic Orchestra

Un momento tratto dal concerto del 21 Ottobre 2019 con l’esibizione di

NORTH CZECH SYMPHONIC ORCHESTRA
Direttore ALFONSO SCARANO
Pianista FIORENZO PASCALUCCI

ANTONIN  DVORÁKConcerto per pianoforte e orchestra in sol minore op.33

Il Concerto in sol minore per pianoforte e orchestra fu composto nel 1876, nello stesso periodo dello Stabat Mater per soli, coro e orchestra e della prima serie delle stupende Danze slave, che avrebbero dato larga e solida fama al musicista.
Certo, questo pezzo non gode della stessa popolarità del Concerto per violoncello e orchestra op.104, ritenuto a tutt’oggi uno dei momenti più felici della creatività del compositore boemo, ma vanno riconosciute ad esso quelle caratteristiche melodiche e armoniche che si riscontrano in tutta la produzione, specie sinfonica e cameristica, dell’autore. Del resto la musica di Dvorák piace per la immediatezza e la naturalezza del discorso sonoro, dove tutto si svolge, per così dire, alla luce del sole e nulla appare costruito e guidato da una filosofia dell’arte.
L’esuberanza inventiva del musicista è presente sin dal primo movimento (Allegro agitato) con i suoi temi chiaramente definiti e plasticamente sviluppati con finissime variazioni armoniche e strumentali. La parte del pianoforte è brillante, ma non virtuosistica: lo strumento solista dialoga con l’orchestra, secondo un gusto prettamente sinfonico e aderente alla lezione del concertismo tedesco.
Di scrittura raffinata è l’Andante del secondo tempo, centrato su una frase liricamente cantabile, concepita come un tema con variazioni. Qui emerge la natura schiettamente sentimentale e rievocativa del temperamento di Dvorak, sensibile a tutto ciò che appartiene al mondo delle leggende popolari della sua terra. Sotto questo aspetto la caratterizzazione etnica è più viva nel terzo movimento (Allegro con fuoco), in cui si distinguono due melodie boeme: una dal ritmo spigliato e danzante e l’altra pensosamente nostalgica, connesse tra di loro da un abile contrappunto. Il pianoforte annuncia in apertura del movimento un tema ripreso tre volte e concepito come nucleo fondamentale di propagazione ritmica, sino al caleidoscopico slancio finale.

NORTH CZECH PHILHARMONIC ORCHESTRA TEPLICE
Fondata nel 1838 la North Czech Philharmonic Orchestra Teplice vanta collaborazioni con direttori e solisti di fama internazionale. L’attività dell’Orchestra si conclude alla fine della seconda guerra mondiale con la chiusura del Teatro tedesco della città. Nel 1948 viene fondata una nuova orchestra, la City Spa Orchestra, alla cui guida si succedono Bervid, Berka, Turnovsky, Pesek e Valek. Nel 1972 Soukup diventa direttore principale e amplia l’organico dell’orchestra che, dal 1979, cambia la denominazione in North Czech State Philharmonic.
Nel 1989 Jan Štvan diventa direttore principale e nel 1991 viene sostituito da Tomaš Koutnik, sotto la cui guida è stata realizzata una registrazione di tutte le Sinfonie di Franz Schubert. Dal 1997 il giovane direttore canadese Charles Olivieri-Munroe, che in precedenza aveva lavorato come direttore associato con la Brno Philharmonic Orchestra, assume la carica di direttore principale.
Sotto la sua direzione artistica carismatica, il periodo dal 1997 a oggi ha rappresentato un’epoca d’oro per l’orchestra. Nel 2006 inizia a collaborare con la Columbia Artists Managemant Inc. di New York e realizza numerosi concerti e progetti. L’ultimo è stato una tournée in Germania con la Sinfonia “Il Signore degli Anelli” di Howard Shore.
Nel maggio del 2007 la North Czech Philharmonic Orchestra Teplice ha tenuto un concerto alla Sala Dvorak del Rudolfinum di Praga nell’ambito del Festival Primavera di Praga. L’Orchestra inoltre dedica numerosi concerti al pubblico più giovane sotto forma di concerti educativi e le è affidata l’organizzazione del Festival di Musica Ludwig van Beethoven, istituito nel 1964.
Grazie alla sua ricca attività artistica la North Czech Philharmonic Orchestra Teplice è diventata un’istituzione culturale molto importante sia per la città che per l’intera regione. Nel 2013 Alfonso Scarano è stato nominato direttore principale e dal settembre 2018 il direttore principale è Petr Vronský.

ALFONSO SCARANO
Direttore Principale della Thailand Philharmonic Orchestra di Bangkok dopo esserne stato direttore ospite per sei anni consecutivi a partire dal 2011, Alfonso Scarano ha inoltre diretto la Severočeska Filharmonie Teplice dal 2013 al 2018, come direttore Ospite Principale, i Virtuosi di Praga dal 2000 al 2010, le Orchestre del Teatro Regio di Parma, del Teatro Petruzzelli di Bari, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, la Jerusalem Symphony Orchestra in Israele, la Prague Philharmonia etc… collaborando con Maisky, Brunello, Bollani etc…
Molto attivo sia nel repertorio lirico classico che nell’ambito della musica contemporanea, ha diretto lavori (alcuni in prima esecuzione assoluta) di Kaufmann, Harlap, Hyuk-Cha, Laks, Prangcharoen, Ugoletti, Perotti, Di Marino, Libetta, D’Avalos e Dionisi.
Oltre ai balletti classici, Scarano ha concentrato la sua attenzione sul repertorio del novecento storico dirigendo La Giara di Casella, Romeo e Giulietta di Prokoviev e Apollon Musagete di Stravinsky. Nel 2011 ha diretto l’anteprima nazionale del balletto “La Morte e la Fanciulla” di Schubert nella versione per orchestra di Mahler curata dal Balletto di Roma.
La sua discografia comprende una prima registrazione mondiale della Suite in sol maggiore per organo e orchestra di Respighi con l’Orchestra Milano Classica; le Opere di Verdi, Puccini, Donizetti con i Virtuosi di Praga, Menschheit op.28 di Erwin Schulhoff con la Moravian Philharmonic Olomouc e i Kindertotenlieder di Mahler con la Severočeska Filharmonie Teplice.
Si è diplomato in Direzione d’Orchestra presso il Conservatorio Umberto Giordano di Foggia, Musica Corale e Direzione di Coro  al Conservatorio Niccolo Piccinni di Bari e in Tromba al Conservatorio Tito Schipa di Lecce.

FIORENZO PASCALUCCI
Per i suoi meriti artistici e la carriera internazionale, Pascalucci ha ricevuto al Quirinale il Premio “Giuseppe Sinopoli”, istituito dalla Presidenza della Repubblica Italiana e consegnato personalmente dal Presidente Mattarella, su segnalazione dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma.
Vincitore del primo premio nei concorsi pianistici internazionali “Rina Sala Gallo” di Monza 2014, FVG International Piano Competition 2012, della rassegna CIDIM – Nuove Carriere 2012 e del “Premio Venezia” 2008, svolge un’intensa attività concertistica ricca di riconoscimenti quali la Targa d’argento del Senato della Repubblica e la Medaglia d’argento del Presidente della Repubblica Napolitano.
Come solista ha suonato in Inghilterra, Francia, Austria, Germania, Grecia, Albania, Polonia, Turchia, Kazakhstan, Tailandia e in Italia. Ha suonato con l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, l’Orchestra Verdi di Milano, la Makris Symphony di Belgrado, la FVG Mitteleuropa, l’Orchestra dell’Università Cattolica e dell’Università RomaTre di Roma, la North Czech Philharmonic Orchestra ecc. diretto da Cipriani, Yoram David, Karabtchevsky, Mason, Tenan, Sbaffi, Scarano, Vizioli e Wellber.
Per quanto riguarda l’attività discografica, nel 2019 ha debuttato con un CD mozartiano; nel dicembre 2018, l’Università “Bocconi” di Milano gli ha affidato la registrazione di un CD contenente musiche di Chopin, Ravel, Debussy e Gershwin. Nello stesso anno ha registrato alcuni brani cameristici di Mario Castelnuovo-Tedesco in prima discografica mondiale. Nel 2015 un suo CD è stato pubblicato in allegato alla rivista Suonare News.
Ha studiato nei Conservatori di Campobasso e di Pesaro con Giuseppe Squitieri e Giovanni Valentini diplomandosi con lode nel 2007 e laureandosi con lode nel 2010. Si è perfezionato presso l’Accademia Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola con Leonid Margarius, Anna Kravtchenko e Franco Scala, diplomandosi nel 2011.
Il suo percorso artistico e formativo è culminato nel corso di perfezionamento triennale all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, presso la quale si diploma con lode nel 2014 con Benedetto Lupo e Stefano Fiuzzi. Pascalucci alterna il palcoscenico all’insegnamento. Impegnato anche in campo sociale e umanitario, si esibisce sovente a scopo benefico.

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