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Recensione del concerto del 13 02 2023

Sergey e Luisine Khachatryan alle Serate Musicali

Da alcuni anni il violinista armeno Sergey Khachatryan è ospite del Conservatorio milanese, spesso insieme alla sorella pianista Luisine. Ieri sera ai concerti organizzati da Serate Musicali la scelta di un impaginato diversificato ha messo in risalto le qualità di entrambi gli interpreti. In programma musiche di Bach, Schubert, Debussy e Respighi.

Il brano per solo violino iniziale ha fatto subito emergere le splendide qualità di Sergey Khachatryan, un solista che giovanissimo, nel 2000, vinse il prestigioso Primo Premio al “Concorso Internazionale Jean Sibelius” di Helsinki. La celebre Ciaccona di J.S. Bach, dalla Partita n.2 in re minore (1717), ha infatti introdotto la serata. Il virtuoso ha interpretato il corposo lavoro non solo con perfetto equilibrio formale, ma soprattutto con energica espressività, giocando sulle dinamiche e l’agogica nelle sue perfette intonazioni. Esecuzione esemplare la sua, che ha favorito un netto contrasto con il secondo brano in programma, la Sonata n.4 in la maggiore per violino e pianoforte D.574 composta da F. Schubert esattamente cent’anni dopo il brano di Bach, nel 1817.

Un lavoro dal carattere d’intrattenimento interpretato dal duo in perfetto equilibrio strumentale. Altri cento anni separano questo lavoro dai due successivi, eseguiti dopo il breve intervallo. Prima la Sonata n.3 in sol minore L148 di Claude Debussy e poi la Sonata in si minore P.110 di Ottorino Respighi, entrambe del 1917. La sonata di Debussy, largamente eseguita nelle sale da concerto, è un lavoro maturo del compositore, particolarmente evoluto rispetto ai modi compositivi tipici del grande francese.

Ottima la restituzione del duo con una rilevante componente pianistica eseguita benissimo dal pianoforte. Le ottime qualità della pianista sono emerse anche nel brano finale di Respighi, un lavoro di rarissima esecuzione che esce dallo stile più noto del compositore italiano e che ci porta in un’articolazione armonico-timbrica di straordinario interesse e di grande virtuosismo, mediante uno stile evoluto legato al mondo compositivo franco-tedesco.

L’eccellente interpretazione resa da Sergey e Luisine Khachatryan, con una parte difficile pianistica espressa con precisione e apparente facilità da Luisine, e una raffinata restituzione di Sergey, ha rivelato ancora le alte qualità dei due interpreti.

Applausi calorosi dal pubblico presente in Sala Verdi e ottimo il bis con un brano di Gabriel Fauré, il celebre Après un Rêve.

14 Febbraio 2023 Cesare Guzzardella

Foto di Alberto Panzani

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