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Recensione del concerto del 09 01 2023

Marco Albonetti e l’Orchestra Filarmonica Italiana alle Serate Musicali di Sala Verdi

“Around Astor” è il titolo pensato dal sassofonista romagnolo, di Faenza, Marco Albonetti per il concerto di ieri sera alle Serate Musicali del Conservatorio milanese. È un omaggio al grande compositore e virtuoso di bandoneón Astor Piazzola, nel trentennale della sua scomparsa. Un impaginato che prevedeva anche brani di altri autori, vicini a quel mondo musicale legato ai ritmi del tango argentino. Cinque brani di Piazzolla (1921-1992) si sono alternati ad altri di Carlos Gardel (1890-1935), Nadia Boulanger (1887-1979), Pablo Ziegler (1944) e Richard Galliano (1950), per una serie di arrangiamenti-adattamenti dello stesso Albonetti che nei profondi timbri dei sassofoni soprano, contralto e baritono, hanno trovato ottime trascrizioni per l’Orchestra Filarmonica Italiana, una compagine di strumenti ad arco con l’aggiunta di un pianoforte.

Il risultato complessivo, molto apprezzato dal numeroso pubblico presente in Sala Verdi, è stato certamente valido, con sinceri applausi al termine, pienamente meritati, dovuti ai colori precisi e profondi delle timbriche espresse dall’ottimo sassofonista e anche ai calibrati, precisi e tenui colori della valida compagine strumentale. Alcuni brani celebri di Piazzolla, come Oblivion, reso con eccellente espressività dal sax soprano di Albonetti e anticipato da una breve introduzione/improvvisazione del sassofonista o Otoño Porteño, intensamente espressivo, e anche Fuga y Misterio che trova riferimento al fugato bachiano, hanno trovato alternanza con altri meno celebri come Triunfal o Años de soledad, un brano, quest’ultimo, che nel lontano 1974 venne interpreto da Piazzolla insieme al grande sassofonista-baritono Gerry Mulligan. Mentre gli altri lavori, ad iniziare da una sorta d’improvvisazione introduttiva dal brano Volver del noto cantante franco-argentino Carlos Gardel o dal melodico, quasi una preghiera, Lux Aeterna, della celebre didatta compositrice francese Nadia Boulanger, non erano certo molto conosciuti.

Interessanti i due brani di Ziegler -collaboratore e pianista di Piazzolla – prima con RojoTango e poi con il profondo e armonicamente più complesso Milongueta. A conclusione due classici brani del grande fisarmonicista francese Richard Galliano, un compositore molto legato a Piazzolla, prima con La Valse a Margaux, eseguita molto bene dalla sola Orchestra d’archi – per problemi inaspettati al sax di Albonetti- e poi il Tango pour Claude, nella trascrizione per sax soprano e orchestra, questa volta con il sassofono risistemato, ma a detta di Albonetti, solo parzialmente funzionante. Una serata diversa dal consueto, presentata in modo divertente dallo stesso Albonetti, e certamente di ottima qualità, con un bis nella ripetizione di Años de soledad.

10 Gennaio 2023 Cesare Guzzardella

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